Delcampe si da la mazza sui piedi

Volete vendere i vostri francobolli in eccedenza ad altri collezionisti su internet? Bene, se non avete intenzione di cedere un Gronchi rosa o qualche altro raro francobollo, lascia perdere Delcampe e inserisci la tua inserzione su Ebay.

E’ questa in estrema sintesi la conclusione alla quale siamo arrivati a seguito delle modifiche tariffarie di Delcampe. Il noto sito d’aste francese ha infatti deciso di scoraggiare la messa in vendita di francobolli di modesto valore instaurando una tariffa fissa di €0,15 per ogni oggetto venduto.

Tale balzello creare difatti una barriera all’ingresso per tutti coloro che hanno sempre visto Delcampe quale luogo di incontro tra piccoli collezionisti che intendono cedere le proprie eccedenze e completare le proprie collezionisti con il pezzo mancante. E spesso il pezzo mancante di una serie filatelica è un francobollo comune dal valore commerciale di pochi centesimi.

Tale decisione è stata presa da Delcampe per “limitare la messa in vendita di oggetti di troppo piccolo valore o di scarso interesse. Siamo pienamente consapevoli che questa tipologia di oggetti può far contenti numerosi collezionisti, ma sono davvero tanti nelle varie categorie. Inoltre, i nostri server si appesantiscono sempre più, le ricerche sono più lente e la consultazione del sito parecchio fastidiosa per gli acquirenti.”

A nostro parere una grande società che intende crescere nel settore dell’e-commerce e sfidare colossi come eBay, Amazon e Google Merchant non può nascondersi dietro a delle presunti difficoltà tecniche oggi banalmente affrontabili in un mondo orientato al cloud computing e al big data.

Affermare che qualche migliaio di inserzioni possono mettere in ginocchio un’intera piattaforma informatica significa ignorare i milioni di utenti ospitati sui server di Facebook, le milioni di inserzioni presenti oggi su eBay o le migliaia di app gratuite scaricabili dall’Apple Store. Questo non è, a nostro avviso, lo spirito giusto per affrontare un mercato agguerrito come quello attuale. E il mercato spesso non perdona…

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Delcampe si da la mazza sui piedi ultima modifica: 2012-08-29T09:30:25+00:00 da Alessandro

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4 Risposte

  1. arrgianf ha detto:

    “Tale balzello creare difatti” togliere il “re”.

    Si saranno fatti bene i conti e hanno capito che conveniva così, sono colossi e non penso che facciano simili errori come aziendine da 4 soldi… penso che per decidere una cosa simile ci abbiano impiegato anni e fiumi di analisi.

    Effettivamente ci sono troppi francobolli in vendita simili da perdersi; pagine e pagine di francobolli simili venduti singolarmente e ci si perde a trovare la convenienza… su ebay invece non è cosi, c’è meno scelta ma si trova tutto.

  2. dralex_80 ha detto:

    Condivido quanto scrivi ma non sempre una grande azienda è sinonimo di scelta corretta.
    Il mercato è un’arena assai competitiva ed è sufficiente non aver chiaro la propria clientela tipo (target) per mandare tutto in fumo.

    Uno dei case history più emblematico è la titubanza del colosso della fotografia Kodak nell’abbracciare il digitale. Tale scelta sbagliata ha portato al fallimento dell’intera società.

  3. arrgianf ha detto:

    si si ci stavo pensando alla kodak, ho visto anche il servizio su superquark giovedi. Ma in questo caso un pò li capisco, ci sono pagine e pagine di francobolli uguali…. semmai potevano fare che al massimo 10 uguali e poi stop 🙂

    cercavo l’altra volta un francobollo comune italiano per trovare varietà e confrontarlo con il mio; c’erano 7 pagine!

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