Il primo francobollo è un omaggio a Giuseppe Di Vittorio, politico e sindacalista del secondo dopoguerra. A 60 anni dalla sua scomparsa, Poste Italiane lo ricorda con l’emissione di un dentellato che lo ritrae in primo piano mentre sullo sfondo si vede una foto realizzata in occasione della manifestazione del 1° Maggio del 1952 a Cerignola, sua città natale.

Di umili origini contadine, Giuseppe Di Vittorio prese a cuore le vicende del Mezzogiorno d’Italia prima come sindacalista, poi come esponente politico del Partito Socialista. Convinto anti-fascista e rispettoso della libertà, la vita di Di Vittorio è stata interpretata da Pierfrancesco Favino nella fiction “Pane e Libertà” trasmessa da Raiuno nel marzo del 2009.

Dal valore facciale di €0,95, il francobollo ha una tiratura di 600 mila esemplari e raccolto in fogli da 45 pezzi ciascuno.

La seconda emissione è dedicata a Vittorio Valletta, dirigente e presidente della FIAT dal 1946 al 1966.

Il francobollo mostra in primo piano un ritratto di Vittorio Valletta mentre sullo sfondo si scorge una veduta aerea degli Stabilimenti FIAT Mirafiori del 1939. Un rapporto turbolento e ricco di vicissitudini quello con la sua amata azienda, dovute anche alle pressioni politico-sociali degli anni a cavalle delle due Guerre Mondiali. Entrato in FIAT nel 1928 come dirigente, fu allontanato dall’azienda nel 1944 quando il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) lo denunciò quale persona vicina agli occupanti nazi-fascisti. Reintegrato 2 anni più tardi, Vittorio Valletta ricoprì la carica di presidente per un ventennio.

Stampato in 600 mila esemplari, il francobollo dal valore facciale di €0,95 è raccolto in fogli da 45 pezzi ciascuno.

Per conoscere la rarità degli esemplari con appendice barrata di queste emissioni, vi rimandiamo al catalogo dei francobolli con codice a barre che include una indicazione di massima sul valore degli esemplari.

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Il valore economico di un francobollo è legato a differenti caratteristiche e peculiarità che possono incidere profondamente sulla quotazione finale.

La comparsa dell’appendice barrata sui fogli emessi negli ultimi mesi del 2008 è stata dapprima trascurata dai più. I collezionisti hanno continuato ad acquistare le proprie quartine, angoli di foglio e serie sciolte senza curarsi più di tanto di quell’appendice monocolore più utile ad uno scanner delle Poste che a trovar posto in un album filatelico. Molti esemplari sono stati quindi privati dell’appendice barrata, utilizzati come normali francobolli sulla corrispondenza riducendone il quantitativo disponibile.

Con il passare del tempo la curiosità intorno all’appendice barrata è cresciuta tanto da divenire argomento principale nei circoli filatelici suscitando in breve tempo l’attenzione degli editori dei cataloghi. A questo punto il passo verso una nuova forma di specializzazione è breve e l’oggetto in questione si fregia di una dignità “collezionabile”.

Il grafico sulle tirature e valore dei francobolli con codice a barre pubblicato nel primo approfondimento Tirature e prezzi dei francobolli con codice a barre mostra come le annate 2008 e 2009, seppur presentano delle tirature minime più elevate, registrano un valore medio più alto di tutte le annate successive. L’acquisto dei 9 francobolli con codice a barre emessi nel 2008 richiede al collezionista un esborso di quasi €350, la medesima spesa richiesta per acquistare i 143 francobolli delle annate 2012, 2013 e 2014. Con la diffusione di tale forma di specializzazione e la ricerca consapevole del valore con appendice da parte dei collezionisti porta ad una riduzione della quotazione del francobollo con codice a barre negli anni successivi, per attestarsi sugli attuali €3,00.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i francobolli con codice a barre più preziosi finora. Al decimo posto troviamo la recente emissione dedicata alla Giornata della Filatelia 2016. Con i suoi 17.788 esemplari disponibili, è il francobollo con la tiratura più bassa dell’anno e attualmente spunta un valore di mercato di circa €10,00.

Un po’ più su ritroviamo, con una quotazione di circa €12,00, abbiamo un’altra Giornata della Filatelia, quella avuta nel 2008. Pressoché con la medesima quotazione ritroviamo il Natale 2008, l’Aeronautica Militare del 2013 e l’emissione PostEurope sul tema Astronomia del 2009 (serie di due valori). A metà classifica, al quarto e quinto posto si piazzano il Duomo di Urbino del 2008 e l’Arte rupestre della Valle Camonica del 2009 con una quotazione di circa €15,00 a fronte di un valore facciale di €2,80 ciascuno.

Al terzo posto, con una quotazione di circa €18,00 si insedia un altro francobollo con codice barre dalla bassa tiratura (soltanto 17.778 esemplari): il Manifesto Enit del 2015.

Al primo posto troviamo un pari merito anche nei desideri di ogni collezionista: il Corriere dei Piccoli del 2008 e il Natale laico del 2009. Nonostante abbiano una tiratura elevata rispetto alla media degli ultimi anni, rispettivamente 70.000 e 60.000 esemplari, il loro valore economico sul mercato filatelico è di circa €250,00 per ciascuno. Si, proprio così! Per averli entrambi nel proprio album è necessario sborsare fino a €500,00. Una collezione che non ha mezze misure (e mezze quotazioni): o la si ama o la si odia.

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I motivi che hanno portato ad uno stravolgimento della classifica sono dovuti principalmente alla forte riduzione della tiratura prevista da Poste Italiane per le nuove emissioni a partire dal 09 Ottobre 2014 e, di conseguenza, al numero di francobolli con codice a barre disponibili.

Se nel 2012 la tiratura media di un francobollo con codice a barre era pari a 200 mila esemplari, nel 2016 il valore si è ridotto di oltre 5 volte portando la tiratura media a poco meno di 38 mila pezzi. Quantità inferiore di circa un quarto rispetto al più raro francobollo con codice a barre di 4 anni prima. Ma vediamo quali emissioni riservano ad oggi un francobollo con codice a barre prezioso.

Come è facile immaginare, le tirature più basse le ritroviamo negli ultimi due anni (2015-2016). Con poche eccezioni, le prime 70 posizioni sono riservate alle emissioni avvenute in questo ultimo biennio. Le tirature registrate tra i top 66 variano da un massimo di 52.000 ad un minimo di soli 17.778, distribuiti secondo 11 possibili quantità (dovuti alla tipologia di fogli stampati da Poste Italiane).

Al 66mo posto troviamo il francobollo con codice a barre dedicato alla Corte dei Conti. Con i suoi 52.000 esemplari è stato il dentellato con appendice barrata più raro per ben 5 anni. Al 60 posto, con una tiratura di soli 40.000 esemplari, si piazza l’emissione dedicata all’Aeronautica Militare. Un solo esemplare per ciascun foglio intero lo rende il francobollo con codice a barre più raro del 2013 con un valore di mercato di circa €10,00. La maggior parte delle recenti emissioni (ben 35 su 66) ricade all’interno della tiratura da 35.556, mentre altre 13 le ritroviamo nello slot da 26.668.

Sono 7 le emissioni filateliche che occupano le prime tre posizioni in classifica, tutte avvenute tra il 2015 e il 2016. La mascotte dell’Esposizione Universale “Milano 2015” si piazza al decimo posto con soli 22.857 francobolli con codice a barre disponibili. Poco più su, con 22.222 esemplari, ritroviamo quattro emissioni di quest’anno: Anna Magnani, Luchino Visconti e i due valori appartenenti alla serie Vinitaly.

Al primo posto tra i francobolli con codice a barre più rari finora emessi, con una tiratura di soli 17.778, ritroviamo il Manifesto Enit del 2015 e la Giornata della Filatelia del 2016. Il loro attuale valore di mercato rispecchia la forte domanda dei collezionisti per avere questi due pezzi. Il francobollo con codice a barre dedicato al Manifesto Enit è oggi venduto a circa €20,00 mentre quello celebrante la Filatelia si attesta sui €10,00. La differente quotazione è dovuta alla ormai indisponibilità del francobollo emesso nel 2015 presso gli uffici postali. In un prossimo articolo stileremo la classifica dei francobolli con codice a barre di maggior valore, oggetti del desiderio di tanti collezionisti di specializzazione.

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In quei giorni il francobollo dedicato alla Corte dei Conti, emesso il 01 Ottobre 2012, era il più raro di tutti con una tiratura di soli 52.000 esemplari. La sua rarità era dovuta ad una caratteristica principale: la presenza di un solo francobollo con codice a barre in ogni foglio intero rispetto ai due solitamente disponibili. In realtà l’appendice barrata è adiacente a due francobolli, costringendo il collezionista ad acquistarne la coppia. Tale accorgimento di Poste Italiane fece crollare il numero di pezzi disponibili, da una media di circa 200.000 per le emissioni di quegli anni a poco più di un quarto. Il mercato reagì di conseguenza prezzando il valore della coppia con codice a barre oltre 5 volte il loro valore facciale (tra i €5,00 e i €7,00 per un valore facciale di soli €1,20). Non male per una nuova emissione!

Oggi, dopo soli 4 anni, il dentellato con appendice barrata compare soltanto al 66mo posto tra le emissioni a tiratura limitata. Il motivo principale è dovuto al taglio netto della tiratura complessiva prevista da Poste Italiane per le emissioni a partire dal 09 Ottobre 2014. Fino a quel giorno la tiratura media di ogni nuova serie era di circa 3-4 milioni di esemplari. Dalla fine di Ottobre in poi, la tiratura delle nuove emissioni si aggira a circa 800 mila pezzi, riducendo drasticamente così anche il numero di fogli e quindi di francobolli con codice a barre disponibili.

Come si evince dal grafico visibile qui sotto, la tiratura media crolla dai circa 200 mila esemplari per emissioni del 2011, 2012 e 2013 agli attuali 38 mila. Si riduce costantemente anche la tiratura minima registrata nell’anno per una singola serie, dai circa 60 mila nei primi anni dalla comparsa dell’appendice barrata sui fogli, ai 52 mila con la Corte dei Conti del 2012 fino ad arrivare ai minimi del 2015 e 2016 con tirature di soli 18 mila pezzi.

Nonostante il continuo calo delle tirature e quindi una costante riduzione dei francobolli con codice a barre disponibili, il valore medio di ciascun esemplare si è oggi assestato sui €3,00 circa dai massimi dei primi 2 anni (2008-2009). Sono questi infatti gli anni che, seppur abbiano avuto le tirature più elevate, presentano prezzi di vendita più elevati sul mercato filatelico.

L’acquisto dei nove francobolli con codice a barre avuti nel corso del 2008, anno di nascita della specializzazione, può portare ad un esborso di oltre €350,00. Quasi come acquistare insieme le annate complete del 2010 e del 2011. Il grafico mostra quindi come la continua riduzione dei pezzi disponibili sia stata ben assorbita dal mercato filatelico, riservando delle impennate soltanto per alcune emissioni di francobolli con codice a barre. Che scopriremo nel prossimo articolo dedicato agli Studi & Approfondimenti!

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La prima è una delle più antiche istituzioni musicali al mondo. Fondata nel 1585, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si prodiga nel promuovere la cultura e la tradizione musicale, divenendo il punto di riferimento anche nel panorama internazionale.

La Biblioteca Nazionale Marciana è una delle maggiori in Italia. Voluta da Francesco Petrarca ma ultimata soltanto nel 1588, la biblioteca conserva pregiati manoscritti, mappe e atlanti.

Emessi giovedì 20 Ottobre, i due valori raffigurano rispettivamente il logo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia su un fondo bianco; l’incisione di Francesco Zucchi “Veduta della Libraria Pubblica nella Piazzetta di S. Marco” tratta dal volume “Teatro delle fabbriche più cospicue in prospettiva, sì pubbliche, che private della città di Venezia” per il secondo francobollo.

Dal valore facciale di €0,95, la serie è stampata in 600 mila esemplari raccolti in fogli da 45 pezzi ciascuno.

In occasione della prima giornata di Italiafil a Bologna, Poste Italiane ha emesso un francobollo dedicato alla Giornata della Filatelia. La vignetta del francobollo, molto semplice ma dal messaggio chiaro, raffigura una farfalla con le ali spiegate quale simbolo del collezionismo.

Dal valore facciale di €0,95, il francobollo Giornata della Filatelia è stampato in 400 mila esemplari e confezionati in fogli da 45 pezzi ciascuno.

Per gli amanti dei francobolli con codice a barre, rimandiamo al nostro Catalogo online per conoscere la tiratura dei pezzi con appendice barrata.

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Come già descritto nell’articolo Anche in Italia arrivano i forever stamp, i nuovi francobolli non presentano più il proprio valore facciale in euro ma la tariffa d’uso. In questo modo la nuova serie filatelica potrà essere utilizzata anche in caso di eventuali variazioni del tariffario postale senza dover ricorrere a integrazioni o a giacenze per tariffa non facilmente utilizzabile. D’altronde, i cosiddetti “forever stamps” sono in uso da diversi decenni in altri Paesi quali USA e Regno Unito.

La nuova serie ordinaria dedicata alle Piazze d’Italia è costituita da otto esemplari per altrettante città. Entrando nel dettaglio dell’emissione filatelica, ritroviamo per la tariffa B Piazza della Repubblica in Roma, il Duomo di Milano per la tariffa B 50 per plichi di peso fino a 50 grammi, Piazza del Plebiscito di Napoli per la tariffa B Zona1 e Piazza San Carlo di Torino per i plichi fino a 50 grammi. Per spedire cartoline in Zona 2 utilizzeremo il francobollo con la riproduzione di Piazza Ruggiero Settimo di Palermo, per le buste fino a 50 grammi invece quella con Piazza de Ferrari in Genova. Piazza Maggiore di Bologna e Piazza della Signoria di Firenze affrancheranno le missive dirette in Zona 3 con l’ultima riservata ai plichi di peso fino a 50 grammi.

Le vignette raffigurano: una veduta di Piazza della Repubblica in Roma con in primo piano la Fontana delle Naiadi, opera dello scultore Mario Rutelli, e sullo sfondo, i due palazzi porticati dell’architetto Gaetano Koch; veduta di Piazza del Duomo in Milano con in primo piano la facciata del Duomo e, a destra, uno scorcio del Palazzo Reale; uno scorcio di Piazza del Plebiscito in Napoli con la neoclassica Real Basilica di San Francesco di Paola e parte del colonnato; una veduta di Piazza San Carlo in Torino con in primo piano la Statua equestre di Emanuele Filiberto e, sullo sfondo, rispettivamente a destra e a sinistra, le Chiese gemelle di Santa Cristina e di San Carlo; una veduta di Piazza Ruggiero Settimo in Palermo con la facciata del Teatro Politeama Garibaldi, opera dell’ingegnere Giuseppe Damiani Almeyda, e la statua di Ruggiero Settimo, ammiraglio, patriota e uomo politico palermitano; una veduta di Piazza de Ferrari in Genova su cui spiccano la fontana in bronzo, opera dell’architetto Giuseppe Crosa di Vergagni, e la facciata del Palazzo del Credito Italiano e della Regione Liguria; uno scorcio di Piazza Maggiore in Bologna, con Palazzo d’Accursio, sede del Municipio, e il Palazzo dei Notai; raffigura una veduta di Piazza della Signoria in Firenze, con in primo piano Palazzo Vecchio e, a destra, la Loggia dei Lanzi.

Tutti gli esemplari mostrano inoltre, all’interno di una banda verticale, la dicitura “MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO” in microscrittura ripetuta senza soluzione di continuità. Tale accorgimento, già utilizzato per la serie di Posta Italiana – La busta che vola – garantisce un ulteriore accorgimento di sicurezza e anti-falsificazione.

Ciascun francobollo è raccolto in fogli da 50 esemplari. Un francobollo con codice a barre è presente in ciascun foglio, posizionato lungo il bordo laterale destro tra due esemplari.

Riportiamo qui di seguito l’attuale valore facciale previsto per gli otto francobolli ordinari delle Piazze d’Italia:

• Piazza della Signoria in Firenze €4,60
• Piazza Maggiore in Bologna €2,90
• Piazza de Ferrari in Genova €3,70
• Piazza Ruggiero Settimo in Palermo €2,20
• Piazza San Carlo in Torino €2,70
• Piazza del Plebiscito in Napoli €1,00
• Piazza del Duomo in Milano €2,55
• Piazza della Repubblica in Roma €0,95

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La serie filatelica italiana, generalmente costituita da due valori in modo da coprire sia le spedizioni nazionali che verso i paesi europei, è in vendita presso gli uffici postali da lunedì 9 Maggio.

Le due vignette, dal valore facciale di €0,95 e €1,00, raffigurano rispettivamente un albero che abbraccia con i suoi rami il globo terrestre per il primo; la contrapposizione tra una città inquinata ed un’altra che rispetta la natura e l’ambiente con la presenza di una mano munita di pennello intenta a colorare di verde la città inquinata.

La tiratura complessiva della serie PostEurop è di 600mila coppie, raccolti in fogli da 45 esemplari ciascuno.

Per i collezionisti di specializzazione, ricordiamo che sono due i francobolli con codice a barre presente in ciascun foglio, posti alle due estremità del bordo inferiore per il valore da €0,95, del bordo destro in quello da €1,00.

L'articolo L’Ecologia è il tema postale europeo del 2016 sembra essere il primo su Francobolli e Filatelia.

Il 5 Maggio scorso si sono festeggiati i 70 anni di Totocalcio, lo storico gioco di scommesse sul risultato delle partite di calcio. Passare il sabato pomeriggio a decidere sul segno 1X2, seguire le partite di calcio alla radiolina, vedere i servizi su 90° Minuto e infine la videata dei tredici risultati finali era il classico fine settimana del vero calciofilo dalle speranze milionarie.

Il francobollo, dal valore facciale di €0,95, riproduce un particolare tratto dal supplemento del giornale “Sport Italia”, raffigurante un pallone di calcio entro un cartiglio formato dalla storica schedina del Totocalcio e da una serie di banconote. In alto è presente lo storico logo del Totocalcio nel 70° anniversario e, in basso, quello del Gruppo Sisal.

Stampato in 600mila esemplari, ciascun dentellato è raccolto in fogli da 45 esemplari ciascuno. Due francobolli con codice a barre sono presenti alle estremità della bordo inferiore del foglio.

Il giorno successivo, venerdì 6 Maggio, è stato emesso un francobollo dedicato al Centro Sportivo Italiano, nel 110° anniversario della fondazione.

Dal valore facciale di €0,95, la vignetta del dentellato raffigura dei ragazzi che, su una ideale pista che parte dalla Basilica di San Pietro in Roma, svolgono una gara di staffetta. In alto a sinistra è riprodotto il logo del Centro Sportivo Italiano.

Fondata nel 1944 sulle ceneri della Federazione delle associazioni sportive cattoliche italiane (FASCI), sciolta dal Fascismo nel 1927, il Centro Sportivo Italiano si propone di educare sul piano culturale, umano e sociale attraverso lo sport.

La tiratura massima prevista per questa emissione è di 1,2milioni di esemplari, raccolti in fogli da 45 pezzi ciascuno. Come per la precedente serie, anche in questo caso troviamo due francobolli con codice a barre in ciascun foglio intero, posto lungo il bordo laterale destro.

La terza emissione si è tenuta sabato 7 Maggio per ricordare i 100 anni della gara automobilistica Targa Florio.

Tra le più prestigiose e rinomate corse di auto, la Targa Florio si tiene ogni anno nelle strette e tortuose strade della Sicilia. Dal 1977 si è trasformata in Rally in continuità con le precedenti edizioni.

Il francobollo, dal valore facciale di €0,95, raffigura la vettura Alfa Romeo 33 TT3, 8 cilindri, che gareggiò nel 1972 alla 56ª edizione della Targa Florio.

Stampato in 600mila esemplari, il francobollo è raccolto in fogli da 45 esemplari.

L'articolo Tra sport e nostalgia: la schedina del Totocalcio e la Targa Florio sembra essere il primo su Francobolli e Filatelia.

Nato nel febbraio del 1876 quando Eugenio Torelli Viollier, direttore de La Lombardia, e Riccardo Pavesi, editore della medesima, decisero di fondare un nuovo giornale, il primo numero venne annunciato dagli strilloni in piazza della Scala nel pomeriggio di domenica 5 Marzo.

La vignetta del francobollo, appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” ed emesso nel giorno del 140mo compleanno, raffigura proprio la prima pagina del quotidiano “Corriere della Sera”.

Dal valore facciale di €0,95, la tiratura complessiva è pari a 800mila francobolli, raccolti in fogli da 28 esemplari ciascuno.

Come di consueto, sono due i francobolli con codice a barre presenti in ciascun foglio intero.

L'articolo Dopo La Repubblica, ora festeggia il Corriere della Sera sembra essere il primo su Francobolli e Filatelia.

In vendita da oggi, il francobollo da €0,95 raffigura la vetrata della Basilica di Terni dedicata a San Valentino mentre benedice Sabino e Serapia, due giovani innamorati.

Secondo la leggenda, Valentino sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano: la cerimonia avvenne in fretta, perché la giovane era malata; e i due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva. A chiudere il cerchio della tragedia sarebbe poi intervenuto il martirio del celebrante.

Stampato in 800mila esemplari, ciascun francobollo è raccolto in fogli da 50 pezzi ciascuno.

Per i collezionisti di specializzazione, ricordiamo che sono presenti 2 francobolli con codice a barre in ciascun foglio, per una tiratura complessiva di 32mila pezzi.

L'articolo Buon San Valentino ai collezionisti innamorati sembra essere il primo su Francobolli e Filatelia.